Slowalp, nasce in Valle d’Aosta per sviluppare un progetto complessivo che apra un orizzonte originale a favore della cultura del turismo montano, come esempio di nuovo approccio a questo particolare ambiente e riferito ai valori della cultura e civiltà alpina. Valorizzare quanto la montagna e i suoi abitanti hanno metabolizzato nella loro cultura millenaria può restituire a coloro che amano la montagna un punto di vista diverso da quello che si è affermato negli ultimi decenni. Slowalp intende quindi predisporre dei progetti culturali che permettano la costruzione di modelli derivati direttamente dalla civiltà alpina da proporre come alternativa al pensiero unico rivolto allo sfruttamento intensivo di qualsiasi risorsa, dove ogni prodotto sia esso materiale o immateriale debba essere impiegato non più con i tempi lenti propri della cultura di montagna, ma con quelli della globalizzazione forzata che disumanizza eliminando le occasioni di riflessione e contatto reale con le cose e le persone.
La montagna oggi subisce la pressione di un appiattimento dove l’omologazione e lo sfruttamento intensivo dell’ambiente mettono in pericolo la sua cultura ma anche la possibilità che questa diventi un elemento di arricchimento per tutta la società.
L’obiettivo proposto è far diventare il territorio della Valpelline un laboratorio di idee e di realizzazioni che abbiano una ricaduta sul turismo locale, da presentare come esempio fecondo per tutte le località turistiche montane dove anche le risorse economiche investite nelle iniziative siano valorizzate e utilizzate con sobrietà e attenzione.
Imparare ad andare in montagna vivere la montagna, vivere in montagna, vuol dire cambiare ritmo, imparare il senso e il valore della fatica e anche della sofferenza in contrasto con i valori prevalenti della società attuale dove la fatica, la sofferenza, il prendere tempo per fare le cose sono dei disvalori, dei limiti da eliminare, da superare esasperando i ritmi della vita.
Nella cultura alpina invece dove tutto è fatto rispettando l’equilibrio della natura e dei suoi tempi e ogni cosa ha un suo significato, un suo valore, l’uomo è riuscito ad adattarsi ad ambienti anche estremi, e da questi trarre gli insegnamenti che gli hanno permesso di conquistarli attraverso una profonda integrazione con l’ambiente.
Attraverso questi nuovi approcci la montagna tornerà ad essere l’elemento educativo che ha forgiato generazioni di appassionati che hanno portato nelle loro città di provenienza e nelle loro famiglie lo stile imparato in montagna.
Negli intenti di Slowalp vi è l’interesse a includere e sviluppare tutti i temi legati alla montagna nell’ottica di una approriazione di questo ambiente più legata a dei ritmi a misura di uomo, ne consegue che tutte le nuove tendenze e iniziative stimolati dalla cultura slow sono articolazioni in cui il progetto tenderà a svilupparsi.
Ma Slowalp vuole essere anche un presidio della serenità e proporre un’alternativa di vivere la montagna e aiutare le persone a impostare la propria vita su valori diversi da quelli attualmente proposti. Tra questi, dati i forti e ineludibili cambiamenti che si stanno imponendo nella cultura economica della nostra società, sempre più si affermerà la necessittà di fare rete tra persone e tra istituzioni, una modalità tipica della società alpina che da sempre si unisce nelle corvées per la realizzazione di servizi utili a tutta la collettività.
Il riappropriarsi dei ritmi della natura, del proprio corpo, mettendosi in relazione con l’ambiente e ascoltando le più profonde aspirazioni di ciascuno permetteranno di riflettere su cosa voglia dire felicità. La ricerca di questo bene può avvenire anche attraverso l’educazione che ci trasmette la montagna e la sua cultura grazie alla quale ci si può riappropriare e gestire direttamente le cose importanti della vita.
L’offerta proposta dal presidio Slowalp avrà quindi una forte valenza educativa per aiutare le persone a rifletere su quanto la montagna ha da dare per migliorare il futuro loro e, in senso generale, quello della società.
Tra gli effetti vantaggiosi per il turismo della Valpelline vi è certamente la possibilità che questa diventi un elemento di richiamo a completamento dell’offerta turistica proposta nelle altre vallate; si presuppone quindi che per le attività svolte, gli enti turistici regionali riescano a veicolare verso la Valpelline coloro che in Valle d’Aosta cercano un turismo diverso a cui fanno riferimento le attività slow nel menu Interventi SlowAlp dell’home page.
Infine, vista la consonanza con gli obiettivi e protocolli della Convenzione delle Alpi, il Segretario permanente ha manifestato il suo interesse per il Progetto e, come è già avvenuto per SlowAlp, Cairn Valpelline – Valle d’Aosta, metterà in luce gli aspetti della Convenzione che trovano attuazione concreta in SlowAlp. Ulteriori eventi organizzati nell’Ambito del progetto SlowAlp potranno quindi essere patrocinati dal Segretariato Permanente della Convenzione
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